Il Giardino Belvedere: un giardino artistico in Piemonte tra natura, legno e meraviglia!

Pubblicato il: 15 Giugno 2025
Tempo di lettura: 10 minuti

Il Giardino Belvedere: un giardino artistico in Piemonte tra natura, legno e meraviglia! - foto in evidenza

Ciao a tutti e ben ritrovati in uno di quegli appuntamenti che amo offrirvi almeno una volta l’anno: un viaggio speciale nei percorsi dove il legno incontra la natura, trasformandosi in ispirazione — o in sogno — per chi ama scolpire, camminare o semplicemente lasciarsi incantare.

Oggi vi porto in un luogo fuori dal comune: il Giardino Belvedere, a Caprile, in provincia di Biella, nel cuore della verde e sorprendente Valsessera. (https://maps.app.goo.gl/vHCrLbaX7Fr7k4QX6)

Non si tratta di un classico parco di sculture in legno come quelli che vi ho raccontato in passato: qui il legno c’è, eccome, ma fa parte di qualcosa di più grande. Qui, il legno vive immerso nella natura, dialoga con le piante, con i profumi, con le stagioni. È un giardino artistico in Piemonte che sfugge alle definizioni: botanico, sensoriale, poetico, scolpito… Una cosa è certa: è l’origine del tutto.

Prima di portarvi dentro questo mondo incantato, voglio dirvi una cosa importante: il Giardino Belvedere è privato. Dal 2020 la proprietaria ha scelto, con una generosità rara, di aprirlo al pubblico. Questa decisione non è solo ammirevole: ha avuto un impatto concreto nella vita delle persone che lo abitano, lo curano, lo vivono. E ha cambiato l’equilibrio stesso dell’ecosistema del giardino.

Per questo motivo la visita è possibile solo su prenotazione. Non si entra liberamente, non si passeggia da soli: si viene accompagnati in un’esperienza guidata dalla proprietaria Mariateresa (o da suoi fidati collaboratori), per assaporare ogni angolo con consapevolezza. Alla fine dell’articolo troverete tutte le info pratiche per organizzare la vostra visita nel modo giusto.

Una storia vera (con un cognome scritto nel destino)

ll Giardino Belvedere non nasce da un progetto architettonico né da un piano commerciale. Nasce quasi per caso, come spesso accade alle cose più preziose.

È frutto di un’idea — e di una visione — di Mariateresa, imprenditrice di successo nel campo della cosmetica, che attraverso una serie di eventi fortunati (e altri decisamente meno), ha scoperto un nuovo modo di vivere: più naturale, più in ascolto, più in armonia.

Si è avvicinata alla medicina alternativa tedesca, ai rimedi erboristici, alla cosmesi naturale. Ma soprattutto, si è avvicinata alla terra. E la terra, si sa, restituisce sempre. Così è nato questo giardino.

E qui entra in gioco il destino… perché, piccola curiosità: il cognome di suo marito è proprio Belvedere. Cosa poteva mai creare una coppia così, se non un luogo che è davvero un bel vedere?

Dove il bosco comincia a parlare

Si parte da una breve stradina sterrata, che si stacca bruscamente dal piccolo abitato di Caprile e si inoltra nel bosco.

È un attimo: si entra in un altro mondo.

Il Giardino Belvedere: un giardino artistico in Piemonte tra natura, legno e meraviglia! - il primo woodspirit del percorso

Ad accoglierci, uno splendido woodspirit bifronte, scolpito nel legno, e poco dopo un gufo guardiano, perfettamente intagliato. Sono le prime presenze silenziose che ci ricordano che qui la natura e l’arte camminano insieme.

Poco più avanti, ecco Mariateresa in persona, pronta ad accogliervi con l’entusiasmo di chi questo posto non lo possiede, lo ama. E da lì comincia il tour, quello vero.

Non un giardino, ma un mondo in equilibrio

Il Giardino Belvedere non è solo un giardino. È un parco botanico dove ogni pianta è scelta, curata, accudita con passione — spesso direttamente da Mariateresa, affiancata da un piccolo gruppo di collaboratori.

L’impatto emotivo è forte, perché nulla è casuale, e ogni spiegazione durante la visita diventa un racconto: aneddoti, dettagli, curiosità botaniche… tutto crea un ecosistema in cui anche l’immaginazione ha un suo posto.

Si comincia dalla zona più raccolta, quella che potremmo chiamare il giardino d’inverno che Mariateresa ha chiamato il Giardino dei lettori e dei pensatori. È la parte culturale, il cuore silenzioso del luogo. Qui, anche nei mesi più freddi, ci sono piante che sbocciano, profumano, vivono una vita controcorrente, fiorendo d’inverno e riposando d’estate.

Non è solo un giardino bello in primavera: è studiato per essere bello tutto l’anno.

Il terreno, naturalmente fragile e franoso, è stato recuperato con intelligenza e creatività: fasce in legno di castagno, erbe che aggrappano il suolo, rose e arbusti invernali che accompagnano il cammino in salita.

In cima si arriva a un luogo incantato: un palco naturale con panche in legno e schienali a forma di libri intagliati. È qui che si tengono letture, eventi, o semplicemente si gode un momento di pace — magari sfogliando un volume preso dalla “libreria del bosco” lì vicino.

Un giardino da vivere con tutti i sensi,

pensato come un percorso da vivere, non solo da vedere.

Ogni area stimola un senso diverso, ogni zona racconta qualcosa di sé attraverso forme, suoni, profumi, colori, esperienze. Tutto il giardino è suddiviso in aree tematiche che coinvolgono la vista, l’olfatto, l’udito, il tatto… e anche il gusto, se vi capita di partecipare a uno dei workshop a tema erbe e cucina!

Si passa per il giardino sonoro, il giardino d’acqua una zona fresca e tranquilla, dove il riflesso dell’acqua si mescola alla vegetazione in una calma perfetta. L’angolo della lettura, dove i libri non sono solo oggetti da sfogliare ma anche elementi scolpiti, diventati parte del paesaggio e molte altre parti da scoprire nel giardino olistico.

Il Giardino Belvedere: un giardino artistico in Piemonte tra natura, legno e meraviglia! - il libro del giardino dei pensatori

Tutto, anche la vegetazione, è scelta per armonizzarsi con l’idea del luogo: le specie botaniche rispettano il tema dell’area in cui si trovano, senza mai apparire fuori posto. È una natura che sembra selvaggia, libera, un po’ folle… eppure è chiaramente pensata, curata, organizzata. Un’anarchia gentile, che risveglia i sensi e la voglia di restare.

Storie scolpite tra le foglie

Il legno, in questo giardino, non è ospite. È parte viva del paesaggio. Le sculture che lo popolano non sono semplici decorazioni, ma personaggi di un racconto più grande, pur nascendo da alberi caduti.

Nate dall’incontro tra la fantasia di Mariateresa e le mani sapienti dello scultore Fabio Nicola (scultore professionista del luogo, che lavora legno, ferro e altri materiali con una maestria incredibile), prendono forma creature fantastiche: il gigante protettore, i simpatici bruchiapi, formiche, farfalle, e moltissime altre presenze leggere che appaiono all’improvviso, tra un cespuglio e un sentiero.

Qui il legno racconta storie. Non è un parco tematico, non è un museo all’aperto: è un ecosistema narrativo, dove ogni tronco trasformato diventa parte di una favola.

E poi, quando pensi che la sorpresa sia finita, eccola lì: una casetta sull’albero, costruita come un grande favo abitabile.

Un vero B&B, completo di letto, bagno, terrazzino e vista sul cuore pulsante della tenuta. Piccola, funzionale, quasi irreale. Ma reale lo è eccome. Non è solo un posto dove dormire: è un modo per entrare davvero in sintonia col luogo, per lasciarsi cullare dal giardino stesso, come fossi parte di lui.

Dove nascono idee (e crescono sogni)

Accanto ai sentieri principali ci sono spazi dedicati alla condivisione: una cucina attrezzata, coperta ma all’aperto, pensata per eventi, laboratori, incontri stagionali. E poi zone picnic immerse nel verde, sotto alberi spettacolari, perfetti per una sosta lenta o una chiacchierata in compagnia.

Ma la parte più emozionante è forse quella che ancora non esiste del tutto. Perché il giardino non smette mai di evolvere: come le stagioni, continua a fiorire in nuove idee.

Vicino all’abitazione di Mariateresa — un vecchio mulino sapientemente recuperato — parte un sentiero in leggera salita, segnato da una serie di funghi scolpiti in legno, ognuno diverso, ognuno con la sua espressione.

È un percorso simbolico che accompagna verso la nursery, ma anche verso ciò che sarà: è proprio in questa zona che stanno per nascere due nuove aree. Una sarà dedicata alla meditazione e allo yoga, pensata come spazio di raccoglimento e respirazione nel cuore della natura. L’altra, ispirata al film “Il telefono del vento” (Kaze no denwa, 2020, regia di Nobuhiro Suwa), offrirà un luogo intimo in cui mettersi simbolicamente in contatto con chi non c’è più.

Un’idea profonda, poetica, delicata. E già solo immaginarla fa venire voglia di tornare.

Un cammino che continua nel bosco

Subito dopo i funghi si apre la nursery, il cuore silenzioso della cura. Qui ogni pianta nuova viene messa a dimora in attesa: si osserva come reagisce al suolo, alla luce, al clima. Solo quando avrà trovato il suo equilibrio verrà spostata nell’area del giardino che la accoglie meglio. Anche questo è un gesto di attenzione, di pazienza, di studio.

E proprio da lì comincia un altro sentiero, esterno alla visita guidata: un cammino libero ad anello, gratuito e sempre accessibile, che si addentra nel bosco. È dedicato a Sant’Antonio da Padova di cui Mariateresa è molto devota, e questo può essere un altro modo per stare un po’ da soli, in ascolto.

Un sentiero semplice ma suggestivo che porta con sé lo stesso spirito del giardino: quello di lasciare spazio, di accompagnare senza stringere. Lo puoi prendere se vuoi continuare a camminare. O se hai solo bisogno di pace. Che tu ci arrivi di proposito o per caso, è un regalo.

Condividere è un atto di amore
(ma anche una grande responsabilità)

C’è una cosa che voglio dirvi con estrema sincerità, perché in questi luoghi — come il Giardino Belvedere — non si va alla leggera.

Quello che ho scritto finora è pieno di entusiasmo, e non potrei fare altrimenti: chi mi conosce lo sa, condivido solo ciò che mi colpisce profondamente. Ma non posso ignorare il fatto che ogni volta che racconto un luogo così speciale, una parte di me ha paura.

Sì, perché una cosa è promuovere la bellezza, aiutare realtà che meritano di essere conosciute, sostenere chi lavora con amore e rispetto. Un’altra, ben diversa, è accendere un riflettore troppo forte su qualcosa che non è fatto per sopportare l’assalto delle folle.

E purtroppo, in pochi ragionano su cosa succede veramente quando si porta troppa gente in luoghi nati per essere accoglienti, ma non invasi. Gli ecosistemi delicati — siano essi giardini, sentieri, boschi o piccoli borghi — non sono fatti per le folle, per chi cerca solo lo scatto perfetto, per chi passa senza davvero vedere. Luoghi così vanno conosciuti, non consumati. Vanno vissuti, non presi d’assalto.

Per questo mi trovo spesso in una posizione difficile. Da un lato, c’è la missione che mi ha spinta ad aprire questo blog: raccontarvi il bello, portarvi con me nei luoghi in cui natura e legno si intrecciano, condividere esperienze che meritano. Dall’altro, so bene che proprio questa condivisione può diventare un’arma a doppio taglio.

Non voglio generalizzare né accusare nessuno — e non me la prendo certo con gli “influencer”. Per alcuni, forse anche io potrei sembrare tale. Ma quando mi accorgo che un posto a cui tengo viene travolto da chi non ascolta, non legge, non rispetta, non capisce mi sento responsabile.

È un pensiero che pesa, ogni volta. Ma scelgo di raccontarvelo lo stesso, perché credo in chi mi legge. Perché spero che la mia community sia diversa, fatta di persone attente, appassionate, consapevoli. Proprio come me.

Allora sì, andateci. Visitate il Giardino Belvedere, e tutti gli altri luoghi che vi ho consigliato nella categoria legno, svago e natura. Ma fatelo sempre con rispetto profondo per il lavoro, per le mani, per le idee, per le piante, per il silenzio, per tutto ciò che ha preso forma con fatica, amore e attenzione.

Noi dobbiamo essere il successo di questi luoghi, non la loro rovina.

Se impariamo a godere delle cose belle senza distruggerle, se diventiamo fruitori felici ma responsabili, allora sì: condividere sarà sempre un gesto d’amore.

Altre meraviglie nei dintorni:
legno e natura ancora insieme

Se decidete di venire al Giardino Belvedere (e spero con tutto il cuore che lo facciate), vi consiglio di allungare un po’ la visita: questa zona, il Biellese, è un tesoro da scoprire, pieno di percorsi, boschi, viste mozzafiato e un patrimonio naturale e geologico sorprendente.

Non lontano dal giardino, c’è anche un’altra tappa speciale per chi ama il legno e le storie belle: l’Oasi Zegna (sito web), nata grazie alla visione di un altro grande imprenditore del territorio, Ermenegildo Zegna, che ha piantato circa 100 anni fa, non meno di 500.000 nuovi alberi per riforestare queste colline. Oggi quei boschi sono uno dei luoghi più suggestivi da esplorare, specialmente nel periodo della fioritura dei rododendri.

All’imbocco del Sentiero n.5, alla Bocchetta di Stavello, si trova il Bosco Animato, un piccolo percorso dove Max Bove, artista locale del chainsaw carving, ha dato nuova vita a tronchi malati e piante morte trasformandoli in animaletti incantati, spiritelli del bosco e creature gioiose.

Il Giardino Belvedere: un giardino artistico in Piemonte tra natura, legno e meraviglia! - oasi zegna percorso il bosco animato

È un luogo tenero e sorprendente, adatto a tutte le età, anche se non è troppo ben segnalato. Ma è un libero ingresso disponibile tutto l’anno.

Ti consiglio di parcheggiare nello spazio dedicato alla bocchetta di Stavello, ai piedi del Santuario di San Bernardo, dove partono i percorsi per la più alta Bocchetta Margosio. Qui si trova anche il curioso labirinto meditativo dei cristalli e poi proseguire a piedi dalla sinistra in fondo al parcheggio.

Attraversa l’area picnic e incomincia ad osservare e poi entra nel bosco: troverai circa una ventina di sculture e altri percorsi che si snodano tra alberi, silenzi e scorci incantevoli.

E se gambe e fiato non mancano, sali fino al Santuario di San Bernardo: da lì si domina la vista sulle montagne del Biellese, della Valle d’Aosta… e perfino di Svizzera e Francia.

Spero di avervi di nuovo solleticato la voglia di partire, di camminare, di perdervi (e ritrovarvi! 😅) in luoghi che parlano piano, ma lasciano segni profondi. Vi lascio un piccolo short video — giusto un assaggio, un teaser.

Perché certe emozioni non si possono solo raccontare o vedere, si devono vivere!

E se amate il legno, la natura, l’intaglio, la creatività, le storie vere e le persone che non si arrendono mai… allora questo posto vi sta già aspettando! Buon divertimento e buona vacanza a tutti, ci leggiamo il mese prossimo! 😘🤗


VISITA SOLO SU PRENOTAZIONE:

Mandate un MESSAGGIO Whatsapp al +393556767919 e verrete presto ricontattati per organizzare la visita.

I biglietti vanno pagati in contanti causa scarsa ricezione wifi:

Ingresso intero: 10,00€ /persona
Ingresso Famiglia: 20,00€ biglietto unico (genitori e figli minori)

Tariffe Speciali per Gruppi e Scuole (min 15 persone)

Gruppi: 7,00€ /persona
Scolaresche: 5,00€ /persona

INFORMAZIONI UTILI:

Il giardino è collinare e poco accessibile per persone con mobilità ridotta e passeggini.

ORARI DEI TOUR: 11.00, 14.30, 16.00(solo in estate), in bassa stagione solo gruppi di almeno 6/8 adulti.

La visita guidata è di circa 2 ore.

CANCELLAZIONE: La cancellazione o il cambio data di un servizio prenotato con acconto, è consentito gratuitamente fino a 10 giorni prima del termine previsto, al numero Whatsapp delle prenotazioni.

ABBIGLIAMENTO: Per la tua comodità, ti invitiamo a portare scarpe da passeggio o stivali e indumenti impermeabili in caso di pioggia.

ANIMALI DOMESTICI: I cani sono ammessi solo al guinzaglio o ben accolti nell’area a loro dedicata.

SITO WEB: www.giardinobelvedere.com


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