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Il sentiero degli gnomi: scoprire la Valle Maira

Pubblicato il 13 maggio 2022 – Tempo di lettura: 6 minuti

Ciao a tutti e ben trovati. Che ne dite di cercare ispirazione nel mentre che si fa un po’ di sano movimento? Ho scovato per voi un percorso favoloso, una passeggiata tra gli gnomi e fantastici animaletti del bosco: il sentiero degli gnomi in Val Maira!

Ma prima un piccolo mea culpa…. 😔

Mi ero imposta di darmi un limite di tempo e far uscire un articolo al mese. Come avrete notato il contatore dei giorni rimanenti che si trova a fianco per chi mi legge dal web e alla fine degli articoli per chi preferisce usare il telefono, è fermo da un po’ a zero. Questo perché un conto è organizzarsi e un conto è la vita dove ti porta!

Per innumerevoli contrattempi e questioni lavorative purtroppo credo che non riuscirò a rispettare la mia tabella di marcia, ma non disperate! 😉 nell’autunno sarò, spero, più puntuale e magari vi stupirò con qualche bella novità! 😄 Ma torniamo a noi!

Oggi vi porto in Valle Maira, Piemonte, Italia, nella ricca provincia di Cuneo (Cn). Questa valle è attraversata interamente dal fiume Maira, confina con la Francia, anche se è priva di un buon collegamento con essa. Pur non essendo una delle più conosciute della zona del Cuneese, racchiude in se diverse meraviglie naturali, storiche e paesaggistiche che valgono la pena di essere scoperte!

In giro per la valle Maira

Addentrandoci alla scoperta della Valle, vale la pena di fare una tappa a Villar San Costanzo (Cn). Anche se non ha nulla a che fare con il legno, qui è possibile assistere ad un fenomeno particolare. Infatti nella  Riserva naturale speciale dei Ciciu del Villar, potrete rimanere affascinati da moltissime conformazioni rocciose che con l’erosione prendono la forma di funghi.

Nella Valle Maira non si trova solo il sentiero degli gnomi ma anche particolari conformazioni rocciose. Con l'effetto dell'erosione prendono la particolare forma di funghi

Curiosità!

Da pochissimi giorni è stato aperto un nuovissimo sentiero nella riserva, il sentiero “Rio Bello“, oltre a poter ammirare questo spettacolo naturale dei Ciciu, sono state collocate una ventina di sculture in legno di animali al lavoro. Non vedo l’ora di poterlo provare e appena riuscirò ve ne parlerò dettagliatamente in un altro articolo! 😎😄

La lodevole iniziativa dei paesi e delle borgate di questa valle è stato un ragionato e intelligente uso del territorio. Creando percorsi ricchi di attrattive, venendo incontro agli sportivi appassionati sia di trekking che di mountain bike, hanno riportato la vita e l’economia in queste borgate dimenticate, che più di altre hanno vissuto il fenomeno dell’emigrazione e vennero progressivamente abbandonate.

Con una semplice ricerca su Google potrete trovare diversi percorsi, più o meno impegnativi, con differenti tematiche . Ma anche divisi per tipologie, tipo adatti più al trekking, all’escursionismo o alla MTB. Quello di cui vi voglio parlare oggi, è ovviamente, orientato all’intaglio del legno! Il nostro sport preferito! 😇

Sulla falsa riga del percorso descritto nell’articolo: “L’intagliatore non va in vacanza“, anche questo ha un intagliatore unico che ha creato tutte le opere che vedrete esposte sul sentiero. Si tratta del maestro di scultura con motosega Barba Brisiu.

Barba Brisiu è uno degli autori principali che ha prestato le sue opere alla Valle Maira, nel sentiero degli gnomi. Nella foto, Barba Brisiu durante la creazione di una sua opera in legno. Realizzata con un sapiente uso della motosega
Barba Brisiu durante la creazione di una sua opera – Foto di proprietà di Barba Brisiu.

Se oggi possiamo ammirare queste opere, in questo splendido museo a cielo aperto, è ovviamente grazie al maestro Barba Brisiu che con magica inventiva e capacità si è occupato di produrre una considerevole quantità di sculture.

Ma sopratutto possiamo dire grazie ai volontari, primi tra tutti Ivo e Giancarlo, che ne hanno avuto l’idea, si sono occupati della posa delle sculture e si occupano periodicamente della manutenzione delle opere e del sentiero. Tutto questo ad oggi senza nessun aiuto da enti pubblici… 😳😰

Questo mix di persone, passione, lavoro, fatica e dedizione, ha creato la grande attrattiva del “sentiero Remo Einaudi” a San Michele di Prazzo (Cn).

L’inizio del sentiero degli gnomi

Una volta raggiunto in quota il piccolissimo paese di San Michele di Prazzo, si può lasciare la macchina nei pressi della chiesa e proseguire a piedi. Essendo un giro ad anello non è poi così importante lasciare prima o dopo la macchina. Volendo si può salire fino alla borgata successiva, anche perché nel primo tratto, su strada asfaltata, le sculture sono poco presenti. Si potrebbe così evitare un pochino di salita ma in ogni modo la si deve fare alla fine se si vuole nuovamente raggiungere la macchina! 😂

Vicino alla chiesa ecco apparire il primo dei tanti gnomi che ci indica il cammino. La presenza di statue di gnomi è così incisiva che in rete si trovano informazioni sul percorso anche cercandolo sotto il nome: il sentiero degli gnomi.

Un primo gnomo ci aspetta ad indicarci l'inizio del percorso del sentiero degli gnomi anche detto sentiero Remo Einaudi.
Il primo gnomo del Sentiero Remo Einaudi – foto di @Whittled.lovelies

Tutto il percorso si può concludere con circa 3 ore di cammino, il dislivello è approssimativamente 260 metri. E’ accessibile a tutti, grandi e piccini, anche se ovviamente, essendo un percorso di tipo escursionistico, seppur di semplice livello, non è possibile effettuarlo in carrozzina o con un passeggino. Personalmente lo sconsiglio in inverno, anche in periodi senza neve. Ci sono un paio di punti che con il ghiaccio potrebbero risultare spiacevoli.

Passato il centro della Borgata Chiesa, dove abbiamo lasciato la macchina, si prosegue a piedi sulla strada asfaltata fino ad arrivare alla Borgata Castiglione, che si trova già a 1470 metri di altezza. Questa borgata è un incanto di architettura locale. Un tempo veniva usata la corrente del fiume per alimentare i mulini e se ne può vedere uno antico proprio all’imbocco del sentiero solo pedonale.

Da questo punto inizia un tripudio di sculture. Immancabili gnomi di varie dimensioni, ma anche animali del bosco e woodspirit, gli spiriti dei boschi. Diventa un gioco bellissimo osservare con attenzione non solo i panorami e gli scorci, ma anche scovare ogni animale scolpito e inserito nel suo habitat naturale.

Come si vede dalla mie foto, e qui ovviamente ne ho scelto solo alcune per non rovinarvi la sorpresa, tutto ha un aspetto giocoso e divertente. Il percorso è godibile in ogni sua parte e la presenza di opere è davvero incisiva, non ne rimarrete delusi!

A quasi metà del percorso si arriva alla Borgata Chiotto (1284 m). Secondo tradizione locale, qui si trovano una qualità di pere che si diceva fossero state portate dai soldati spagnoli. In passato si produceva dell’ottimo sidro, grazie a questo progressivo e rinnovato interesse per questa valle, alcune piccole attività locali stanno riprendendo questa tradizione.

A Borgata Rabiera il nostro tour va concludendosi. Incontra un’altro percorso, il sentiero della canapa, e si conclude con il libro delle visite. Una simpatica usanza. Il libro si trova racchiuso in un bellissimo scrigno ovviamente di legno intagliato, non dimenticate di firmarlo!

Ecco il bellissimo scrigno di legno intagliato che contiene il libro delle visite da firmare
Lo scrigno del libro delle visite – foto di @Whittled.lovelies

Lasciata l’incantevole borgata e visto un’altro mulino visitabile all’interno, non rimane che il pezzo più duro da affrontare. Si deve risalire alla Borgata Chiesa, dove vi ho suggerito di lasciare la macchina. Il pezzo è breve ma intenso e forse lo si patisce di più perché nessun dei simpatici gnomi ci accompagna nella risalita. 🥲

Condividiamo la lodevole iniziativa

E siamo alla fine anche di questo articolo. Spero di aver contribuito a incentivare il turismo in val Maira, che davvero merita. Anche per dire un grazie particolare alle persone che si sono prodigate per creare questa esperienza e renderla fruibile per tutti.

I comuni, le regioni, gli enti, che davvero vogliono mantenere viva la tradizione e valorizzare il territorio sono da pubblicizzare in ogni modo. In Italia in particolar modo. Abbiamo una terra generosa e bellissima, basterebbe un po’ di impegno e viverci, non solo venirci in vacanza, sarebbe un sogno meraviglioso.

Speriamo in un futuro ricco di nuovi percorsi, se poi sono percorsi a tema legno e intaglio, ragazzi, che vogliamo chiedere di meglio?! 😉😉 A presto, fatemi sapere se vi siete avventurati a fare questo sentiero degli gnomi e come lo avete trovato! Ciao! 😘😘😘

Ps. Vi lascio anche questo filmato youtube, che mostra il percorso nella sua estensione geografica per avere anche riferimenti più precisi. I diritti del video sono dell’autore.


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