Sega a nastro Einhell TC-SB 200/1
La mia esperienza
Quando ho deciso di dedicarmi seriamente all’intaglio del legno, avevo ingenuamente pensato che visto che abito in campagna, trovare il legno non sarebbe certo stato un problema. Vivo ad un passo dai boschi, la legna abbandonata è assicurata e su questo non mi sbagliavo. Peccato che non avevo fatto i conti con che tipo di legna avevo a che fare!
I miei boschi sono ricchissimi di alberi di rovere e frassino, due tipi di legno che non sono proprio il massimo per i piccoli oggetti che amo scolpire. Per fortuna, camminando molto riesco a raggiungere alcune rare betulle, pini e abeti, abbastanza pioppi e qualche sparuto tiglio.
Partire dal proprio pezzo di legno, con la corteccia, che hai tagliato tu stesso dal bosco è una fatica ma un emozione del tutto diversa dal ricevere dei blocchetti già preparati ordinati on line. Io lo trovo bellissimo e ecologico. Amo partire con il mio zaino, approfittare di fare una bella passeggiata e scegliermi i pezzi che mi piacciono, questo è decisamente il centro commerciale che più adoro! 😍
Mi dispiace con queste mie parole mettere l’acquolina in bocca a chi non riesce a reperire con facilità il legno, ma vi consolo subito dicendovi che il legno acquistato è perfettamente fermo. Seccato adeguatamente al punto giusto, preso dai pezzi migliori, normalmente non contiene nodi e arriva già perfettamente squadrato pronto all’uso.
Per chi sceglie la strada difficile deve sapere che una volta tagliato il pezzo si deve farlo asciugare in modo che non si spacchi. Successivamente trovare il modo di tagliarlo in blocchetti per rendere più agevole l’operazione di intaglio della figura. Ed eccoci al punto, dopo una fatica immane con la sega a mano, ho optato per una sega elettrica.
La ricerca
Facendo un po’ di ricerche on line ho scoperto che esistono moltissimi tipi di seghe elettriche quindi la scelta è ardua, ma suddividendole in macro categorie, le più comuni sono:
- a catena. La classica motosega. Sia a motore che elettrica, non è decisamente il tipo di sega che si può usare in casa o in un piccolo laboratorio. Utilissima per tagliare alberi nel bosco, per fare in pezzi più piccoli un tronco, o, per i più talentuosi, usata anche per intagliare. Di certo non utile per fare blocchetti precisi di legno da 5/10 cm!
- circolare o troncatrice. Su questa, nella versione da banco, ci avevo fatto un pensierino. Non troppo ingombrante utile per tagliare con precisione linee dritte o tagli obliqui, unica pecca, non si possono eseguire lavori di taglio a mano libera.
- a gattuccio. Sega interessante e versatile. La posizione di uso è decisamente poco confortevole. Immaginate di voler tagliare con precisione il vostro legno impugnando un gigante coltello elettrico taglia arrosto… ummm 🤔 meglio di no! 😂
- alternativa. Ottima per tagli nuovamente precisi, maggiormente lineari. Si possono anche fare tagli più a mano libera ma con l’ausilio di un morsetto e non è comunque molto maneggevole. Meglio se usata con le proprie guide segui legno, ma questo tipo di sega è l’ideale per tagliare tavole, non blocchetti rettangolari di dimensioni ridotte.
- a nastro. Alla fine della ricerca è quella che mi ha convinto di più.
Avere uno studio dove poter avere a disposizione tutte questi strumenti è sicuramente il sogno di tutti gli appassionati di falegnameria. Dovendo però fare i conti con i soldi e con lo spazio bisogna per forza di cose arrivare ad una decisione che salvi il più possibile capra e cavoli. Tenendo sempre bene a mente per che cosa ci si è preposti di utilizzarla.
Così io ho comprato la Einhell TC-SB 200/1. Perché? Sono sincera, era nel momento quella a più buon prezzo. Visto che sono una principiante ho preferito fare la scelta di investire il meno possibile. Volevo vedere come mi trovavo con l’utilizzo, e decidere poi di comprarne una seria in futuro o dirigermi verso un tipo diverso.
La recensione
Utilizzando lo stile dei professionisti, vi propongo per prima cosa una carrellata di specifiche tecniche. In questo modo possono saltare all’occhio subito le conclusioni più ovvie e le informazioni più salienti.
Specifiche tecniche
Tensione:
220-240 V | 50 Hz
Potenza motore max (S2 | S2):
250 W | 15 min
Numero di giri a vuoto:
1400 min^-1
Escursione:
200 mm
Lama per sega a nastro:
1400 mm x 7 mm
Numero denti:
6 / 25,4 mm
Altezza taglio max a 45°:
45 mm
Altezza di taglio max a 90°:
80 mm
Dimensioni banco da lavoro:
305 mm x 305 mm
Inclinazione piano:
-2 ° – 45 °
Diametro attacco aspirazione:
36 mm
Dati logistici
Lunghezza:
420 mm
Larghezza:
285 mm
Altezza:
720 mm
Peso lordo imballo singolo:
19,5 kg
Peso prodotto:
17,35 kg
Einhell Germany AG è un produttore tedesco di utensili elettrici e attrezzature da giardino di Landau an der Isar in Germania. Nonostante la progettazione venga fatta in Germania, come è ormai comune, i macchinari vengono prodotti in Cina. La sega a nastro in questione ad un primo impatto sembra molto pesante, mentre come vediamo pesa poco meno di 20 chili, è in plastica e metallo. Ad un attento esame ci si accorge presto che i materiali non sono di eccellente qualità e l’assemblamento non è molto curato. Io non credo che si possa pretendere più di tanto quando si parla di un macchinario che viene venduto a circa 200 euro in meno di quelli professionali.
La prima cosa che vi chiedo di tenere a mente è che si tratta di uno strumento che viene concepito per uso hobbistico. Per cui è anche inutile avere una potenza infinita per tagliare del legno di al massimo 8 cm di altezza! Tutte le sue caratteristiche sono adeguate solo ed esclusivamente a questo uso. Con questo non voglio nemmeno sminuire una macchina che a mio avviso fa molto bene il suo lavoro.
Una volta aperta la confezione ci troviamo davanti un corpo macchina parzialmente montato. Seguendo delle purtroppo ridicole istruzioni, bisogna aggiungere i piedini di gomma e una slitta in metallo, che ne garantirà un ulteriore stabilità e anti abbattimento. Infine va montato il piano di lavoro e controllata la posizione della lama a nastro che è già compresa e installata nella sua sede. Tutto questo porta via all’incirca una mezz’oretta di lavoro.
Consigli
Per maggiore sicurezza e per avere la possibilità di effettuare tagli davvero molto precisi, vi consiglio di trovare un posto sul banco di lavoro in cui potrete operare guardando che i denti della lama siano rivolti verso di voi. In questo modo anche le varie manopole di regolazione sono messe nella maniera più pratica per essere utilizzate.
Considerato che molti, come me, hanno ricavato uno spazio di un piccolo studio in casa, sconsiglio vivamente di utilizzare la sega a nastro nell’abitazione! Non per il rumore che è molto inferiore di quello che si può immaginare, ma perché spara polvere di legno ovunque!
Nella parte inferiore sul retro sotto il motore c’è un aggancio al quale raccomando vivamente di sistemare il tubo di un’aspirapolvere o di un bidone aspiratutto. Questo assorbirà parte della segatura che si forma nella parte bassa della sega, che è un aiuto, ma non risolve nulla per quel che riguarda la parte superiore. Inoltre è bene mettere in cantiere che è meglio passare l’aspirapolvere ad ogni uso visto che si riempie molto facilmente. Avere all’interno dei pannelli troppa segatura porta a mal funzionamenti che è meglio evitare.
Sistemati tutti i componenti si può fissare al piano di lavoro un’utilissima barra di metallo. Questa funge da riga per aiutarci ad essere più precisi nei tagli dritti. Ci si può appoggiare il legno spingendolo verso la lama utilizzando uno spingi pezzo in plastica che ci garantirà un’ottima sicurezza contro i possibili tagli alle mani.
La prima cosa da fare è di controllare, come ho accennato prima, la posizione del nastro, deve essere più o meno al centro della puleggia. Per modificare questo assetto si deve agire su una manopola che rimane sul retro della sega a nastro che cercherà di correggere l’inclinazione della ruota su cui scorre la lama, ma sempre dopo aver messo in tensione il nastro. Questa per me è stata la cosa più difficoltosa, spesso la lama esce fuori sede e bisogna iniziare tutto da capo.
La macchina ha due portine di plastica a cui sono collegati dei sensori di sicurezza. Controllate sempre che questi pannelli siano ben chiusi o diventerete pazzi a capire come mai la vostra sega non si accende! Arrivati alla conclusione di tutta la preparazione, siamo finalmente pronti per tagliare!
Il piano di lavoro da la possibilità di lavorare da 0 a 45° così si possono effettuare precisi tagli dritti o obliqui. Immaginate per esempio di voler tagliare dei pezzi per comporre la cornice di un quadro, un lavoro di pochi minuti. Allo stesso modo è molto semplice anche effettuare tagli a mano libera. Chiaramente tenere sempre a mente che la sega ha una lama molto efficace che si muove molto velocemente la quale non concede distrazioni. Quindi per procedere con il disegno a mano libera, basta seguire il contorno tenendosi all’esterno di circa 3/4 millimetri, facendo sempre molto attenzione alle mani e ad avere la lama molto ben tesa. Ed il gioco è fatto!
Risoluzione di piccoli problemi
Un particolare importante è che l’altezza massima gestibile è di soli 8 cm (a 90°)in questo tipo di seghe a nastro. Una protezione per la lama si alza e si abbassa per garantire maggiore sicurezza all’impatto accidentale delle dita con la lama. Va detto che, anche per aiutare la stabilità della lama, è sempre meglio regolarlo molto vicino all’altezza massima di cosa stiamo tagliando, ma più su di 8 cm non va.
Ci sono modi per ovviare a questo, io per esempio sono riuscita a trasformare in rettangolo un pezzo di tronco di circa 20 cm di diametro. Prima di tutto va ben pulito dalla corteccia in quanto salterebbe da tutte le parti e potrebbe anche andare a bloccare la lama. Se avete un’accetta per ridurlo un poco farete il lavoro senza problemi, in altro modo potete cercare di iniziare a tagliarlo a piccole strisce con la sega, porta via tempo ma ci si può riuscire!
Se la lama va fuori sede totalmente la macchina si arresta da sola per sicurezza, se invece sentite che diventa molto più rumorosa fate attenzione che probabilmente si è mosso il nastro e sta mangiando il metallo o la plastica delle guide. Questo non è solo fastidioso alle orecchie ma in pochi istanti rovina irrimediabilmente la lama. Cambiare il nastro non è un lavoro terribile e i nastri di ricambio non hanno prezzi eccessivi di solito si trovano intorno ai 20 euro, quindi niente paura, ma utilizzata correttamente, io in circa due mesi di lavoro quasi giornaliero non noto nessun peggioramento nel taglio.
Conclusioni
Insomma la mia conclusione è che per il prezzo questa è davvero una sega a nastro da provare.
- La consiglio a chi acquista i blocchetti già squadrati perché potrà tagliarli su misura in pochi secondi, in questo modo si possono anche recuperare dei pezzi che verrebbero considerati di scarto, ma che ad uno sguardo più attento sono un tesoro inestimabile quando si possono utilizzare per fare pezzi più piccoli accessori a quello che state intagliando!
- La consiglio a chi ha sempre poco tempo libero, ritagliando la figura si perde meno tempo a sfoltire, processo che molti trovano noioso, e quindi si recupera più tempo da dedicare ai particolari e all’intaglio artistico vero e proprio.
- Ed infine la consiglio a chi ha la possibilità di reperire il legno da amici, dal bosco, dagli operatori del verde pubblico, ecc. Preparando da soli i propri parallelepipedi si possono ritagliare di misura al progetto ed evitare gli sprechi e sopratutto considerato il prezzo del legno da intaglio, in poco tempo vedranno ammortizzato il costo della sega stessa e durerà ancora a lungo!
Se invece normalmente avete necessità di tagliare legni piuttosto sottili, ma più che altro tagliare forme complicate, decori o intarsi interni alla figura quello che fa per voi è una sega oscillante a traforo. In questo articolo vi parlo della mia esperienza con la Scheppach DECO SL, a presto!
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